Questo è il contesto che il progetto si propone di provare a ricreare: un percorso di conoscenza e valorizzazione del territorio che faccia rivivere le memorie dei più anziani verso i più giovani e i più piccoli che questi odori e questi rumori non li hanno mai sentiti.
San Piero è la culla della lavorazione del granito, ma questo solo in pochi lo sanno; la quasi totalità del turismo elbano si rivolge al mare e alle spiagge, mentre i borghi in collina restano percorsi periferici, seppur molto affascinanti e intrisi di storia e tradizioni antiche.
Il museo diffuso del granito si propone di far conoscere la storia, il territorio e il paese a chi abbia voglia di camminare per le sue stradine, osservando con attenzione i suoi angoli, valorizzandoli con opere scolpite dagli antichi artigiani.
Far partecipare gli ormai vecchi scalpellini alla creazione del Museo è un’occasione perché la memoria del loro lavoro non si perda, ma piuttosto permanga “scolpita” nelle rocce di granito disseminate nel Paese.