Il progetto ha visto il coinvolgimento di alcuni ragazzi detenuti della Casa di reclusione di Porto Azzurro che insieme a Carlo Eugeni, storico fiduciario della Condotta, hanno realizzato nei terreni protetti intorno ai contrafforti della Fortezza Pisana un piccolo vivaio di piante aromatiche autoctone e un semensario, anche in collaborazione con l’Orto dei Semplici di Rio Elba. I detenuti sono stati poi preparati durante alcuni incontri con due psicoterapeute di Linc ad incontrare i bambini e i ragazzi delle scuole di Porto Azzurro che hanno visitato il vivaio. Sono stati organizzati alcuni incontri laboratorio tra i detenuti e le scuole, sempre alla presenza di Slow Food e i professionisti di Linc, allo scopo di avvicinare gli studenti alla coltivazione biologica e alla riscoperta delle piante autoctone.