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Pisa –

Il Progetto Artemisia promuove il benessere fisico e psicologico attraverso fisioterapia in acqua e momenti di scrittura espressiva

 

L’Associazione LINC – Lavorare Insieme Nella Comunità si è fatta promotrice, per quest’anno, della realizzazione del Progetto Artemisia: riabilitazione integrata della donna operata al seno. Il progetto è seguito da due giovani fisioterapiste pisane, la dottoressa Ilaria Grella e la dottoressa Eleonora Trifirò, entrambe specializzate nella rieducazione in acqua metodo A.S.P. (Approccio Sequenziale e Propedeutico) e dalla dottoressa Valentina Cutrupi, psicologa. L’obiettivo è quello di dare uno spazio e un momento di benessere alle donne che hanno subito un intervento al seno, attraverso un percorso di fisioterapia in acqua tradizionale accompagnato da brevi momenti di scrittura espressiva. Il programma riabilitativo è personalizzato sulle esigenze della singola persona.

Questo anno, il progetto è stato uno dei 58 a livello nazionale vincitore dei contributi della Susan G. Komen Italia Onlus mentre sul territorio, prezioso è stato l’appoggio dell’Associazione Senologica Internazionale, che ha da sempre creduto nel progetto, della palestra Mabo’s centro wellness di Navacchio e di Binario 0 che hanno deciso di mettere a disposizione i loro spazi per la realizzazione delle attività. Grazie al contributo di questi sponsor, il servizio per le donne è totalmente gratuito.

Le due fisioterapiste sono entusiaste del progetto e commentano  «Sono anni che ci occupiamo di riabilitazione in acqua e siamo molto felici di essere finalmente riuscite a portare la nostra esperienza in un progetto in cui crediamo moltissimo e che speriamo sia destinato a crescere nei prossimi anni. La fisioterapia in acqua è una tecnica che deve essere esclusivamente applicata da fisioterapisti specializzati e che non deve essere assolutamente confusa con una generica attività di nuoto o di acquagym. L’acqua è infatti un setting favoloso, con grandi opportunità ludiche e sociali, ma il cuore della terapia rimane l’esercizio. La parziale assenza di gravità ci permette di valutare i reali squilibri muscolari e di proporre alla persona tutta una serie di movimenti con possibilità di migliorare il trofismo, il range di movimento, di lavorare sullo schema corporeo alterato e di ridurre le retrazioni muscolari. L’acqua ha inoltre un effetto drenante che può essere sfruttato al massimo lavorando sul controllo della spalla e sulla propriocettività della mano».

La novità di quest’anno è l’evoluzione del progetto in una riabilitazione pienamente “integrata”: ad affiancare la fisioterapia in acqua, ci sarà un breve momento di “scrittura espressiva”. Con questo intervento si cerca di declinare, nella paziente operata al seno, ciò che è suggerito nella letteratura scientifica: la sinergia tra fisioterapia e scrittura, all’interno della stessa sessione riabilitativa, potenzia gli effetti degli esercizi, aumenta la consapevolezza del proprio corpo ed il benessere percepito, aiuta a ridurre il dolore e migliora lo schema corporeo e la postura della persona. L’intervento dello psicologo, in questo caso, è funzionale ad un potenziamento della riabilitazione stessa. Per la dott.ssa Valentina Cutrupi, psicologa, che da anni si occupa di psicologia all’interno delle cure primarie «gli eventi di vita e le emozioni che ne derivano, possono riflettersi sul benessere sia fisico che psicologico; la scrittura può essere uno strumento che aiuta a promuovere le capacità di affrontare le sfide, piccole o grandi, che la vita pone quotidianamente ad ognuno di noi. L’obiettivo del nostro lavoro congiunto è di offrire uno spazio in cui sviluppare risorse (fisiche e psicologiche), guardare alla persona nella sua interezza, nella sua complessità e nelle sue potenzialità».

Il progetto, che è iniziato il maggio scorso e durerà fino a novembre, prevede l’accesso al servizio di 20 donne divise in 4 gruppi. Al momento sono ancora disponibili posti per i gruppi di riabilitazione in partenza per i mesi di settembre ed ottobre. Le sessioni sono 10 in totale e sono bisettimanali, tutte le sedute saranno incentrate sulla fisioterapia in acqua e 4 di queste comprenderanno anche un momento di scrittura espressiva. La scelta di gestire le pazienti in gruppi è nata dalla riflessione sull’importanza della condivisione con persone con un vissuto recente simile al proprio e, per rafforzare ancora di più questa idea, oltre ad esercizi individuali, verranno proposti anche esercizi di coppia per stimolare la fiducia e l’aiuto reciproco. Non è indispensabile saper nuotare ed è possibile iniziare la riabilitazione in acqua precocemente sulla base delle indicazioni del medico e del rispetto dei tempi di cicatrizzazione della ferita.

Per informazioni è possibile contattare la dottoressa FKT Ilaria Grella (3488826742) o la dottoressa FKT Eleonora Trifirò (3453305471) oppure scrivere all’associazione Linc (associazionelinc@gmail.com)

 

 

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